Da un mese ormai ci è arrivato l’invito tanto atteso per Google Wave, e ho pensato di scriverne una piccola recensione (come se non ce ne fossero abbastanza in giro…)
Per chi ancora non avesse capito a cosa serve Google Wave o qual è il suo potenziale, ecco una breve spiegazione:
Google Wave è stato concepito come connessione globale di tutti i servizi esistenti online in un’unica piattaforma. In pratica, ipotizzando che tutti abbiano il loro account Google Wave, non dovremo più spostarci da un software all’altro, da un social network all’altro, da una casella email all’altra, tutto sarà integrato in un unico luogo, questa è almeno l’idea.
Il concept non è originale, nel senso che già come le Google Apps (calendario, mail, siti, ecc ecc che Google già offre) c’era stato un tentativo di integrazione di applicazioni base che solitamente avvengono su desktop, e non online in simultanea. L’esperienza ha sicuramente portato nuove idee, ed è per quest che è nato questo nuovo progetto, che promette di portare il tutto su un altro livello, tutto “live” e molto più ricco.
Al momento in realtà è tutto molto limitato, ma Google Wave promette sicuramente bene nella teoria, ma sarà poi la pratica a consacrarne o meno il successo.
Andando più nel concreto, come si presenta la pagina/account Google Wave? Ricorda un desktop, con un paio di finestre aperte, proprio come fossero software pronti per essere utilizzati, l’unica differenza è che in una finestra è possibile farci quello che su un desktop utilizzerebbe almeno 3-4 applicazioni diverse. E qui si intravede già il potenziale.
Le funzionalità attualmente sono relativamente poche: profilo personale base, editor di testo/foto, conferenze video e audio, sudoku, itinerari, sondaggi. Il tutto utilizzabile simultaneamente con tutti i propri contatti, a patto che siano stati invitati nella “Wave” che abbiamo creato allo scopo.
Il fulcro di tutto è appunto la simultaneità: tutti gli utenti che partecipano alla Wave, possono modificare la Wave stessa, inserire contenuti e interagire con gli altri utenti in tempo reale, e da qui si capisce l’utilità di Google Wave soprattutto sul piano lavorativo.
Ma le ambizioni di Google vanno ben oltre le video conferenze e l’editor di testo simultaneo, l’idea è quella di racchiudere in futuro tutto ciò che di più utilizzato c’è sul web, da un lettore Feed RSS integrato, alla gestione di Facebook, Twitter, caselle email, sistemi di messaggistica istantanea (MSN, Yahoo, GTalk ecc.) integrati, come fanno già Trillian per desktop e Meebo su web, e tutto ciò che è utile agli utenti avere in un’unica pagina.
Staremo a vedere se Google Wave avrà più successo degli antenati di Google Apps.
Aggiornamento 4 Agosto 2010 – Google Wave chiude
Google, non senza qualche difficoltà causate da un orgoglio sempre più irrazionale, ha ammesso che Google Wave non ha riscosso il successo sperato “perchè troppo avanti” (??!!) e che nonostante siano fieri dei risultati ottenuti, chiuderanno la piattaforma alla fine del 2010 per riassorbire idee ed applicazioni in altri progetti.
“Wave has not seen the user adoption we would have liked. We don’t plan to continue developing Wave as a standalone product, but we will maintain the site at least through the end of the year and extend the technology for use in other Google projects.”
Non sono sorpresa, anzi, Wave era un progetto interessante nella teoria, ma Google sta prendendo il brutto vizio di volerne fare troppe tutte insieme (basta vedere il flop dello smartphone Nexus One prodotto con HTC) e ovviamente l’esecuzione e la qualità ne hanno risentito.
Un pizzico di umiltà non farebbe male ogni tanto, così come ammettere apertamente il flop invece che usare giri di parole, o non hanno imparato niente da Microsoft e Apple?