Email morta o rivisitata?

Si è parlato di come i Social Media abbiano rivoluzionato il modo di comunicare, oltre che i contenuti che ci comunichiamo e come questo passo sia quasi necessario per andare oltre, evolvere, anche se nessuno sa ancora bene dove.

Se anche in alcune università americane le email non vengono più assegnate ad ogni freshman a favore di Social Media vari, è ancora vero che rimane un mezzo di comunicazione fondamentale per una gran parte della comunicazione online, professionale e non.

Chiariamoci le idee quindi, le email non sono morte, ci sono però alcuni servizi che in alcuni casi funzionano meglio e sono più adatti a determinati target di utenti.

Tra questi servizi c’è il caro Facebook, che non ha assolutamente intenzione di contribuire alla morte delle email, anzi a breve ne sfornerà una tutta sua, per tutti i suoi utenti. In molti usiamo Facebook anche a scopi lavorativi, ma chi rinuncerebbe seriamente e permanentemente ad avere una Gmail personale e/o le proprie mail @aziendali per usare una @facebook.com in pianta stabile?
Ma soprattutto dove starebbe la motivazione dell’utente di una scelta simile?
E ancora, perchè affidare la propria corrispondenza ad una delle società più discusse in termini di violazione della privacy?

La citazione appena fatta di una email @facebook.com è un chiaro riferimento al Progetto Titan di Facebook che nelle prossime settimane ci sorprenderà (?) con un’email personale da usare come fosse una Gmail appunto, con un servizio di messaggistica su Facebook tutto rivisto, che diventa un vero e proprio servizio mail di tutto rispetto, compatibile cono Microsoft Outlook ed idealmente aspirante email globale (come Gmail, appunto, o come è stato in misura minore Yahoo o vagamente Hotmail ai tempi d’oro). L’alleanza Microsoft – Facebook ormai stabile, potrebbe quindi avere sempre più senso, anche se personalmente mi pare lo abbia più per Palo Alto che Redmond.

Ricapitolando… se Facebook è il paladino dell’era dei Social Media, ma se i Social Media hanno ucciso le email, in che modo questo nuovo servizio avrebbe senso quindi?
E’ ovvio che le email non sono affatto morte ed i milioni di utenti globali fanno ancora molta gola, semmai è la competizione che sta seminando mine ovunque… pronte ad esplodere a suon di quote di mercato e vendette.

Google inizia ad accusare il colpo (ma va? credevate davvero fossero indistruttibili??) ed ha iniziato a bloccare l’esportazione di contatti Gmail e Orkut su Facebook, solo per vedere Faceook sviluppare un sistema di esportazione globale dei contatti da tutti i servizi di Google, YouTube incluso.
Queste schermaglie da ABC imprenditoriale non fanno altro che avvelenare un clima che è ormai piuttosto rovente da mesi che ha visto soprattutto Google prenderle da Oracle, Apple e Facebook, ma anche dai propri utenti una volta “fedelissimi” (basta vedere Google Buzz o la fine di Google Wave, ufficilamente in chiusura), ma anche Adobe e Apple non se le sono dette per scherzo, con una Microsoft un po’ tirata in mezzo ma piuttosto defilata e direi anche saggia e Facebook che alla fine fa sempre come gli pare, generando periodiche ondate di “Delete Account”.

Le evoluzioni future dei sistemi e servizi di comunicazione non sono né tanto evidenti quanto alcuni “fatalisti” vorrebbero far credere, ma nemmeno così oscure, facciamo solo attenzione a non prendere per buona qualsiasi affermazione che leggiamo o sentiamo in giro, ricordandoci che è in atto ora più che mai una guerra tecnologica (su più fronti) e che la manipolazione degli utenti (e quindi chi ne ha di più) segnerà la vittoria dell’una o l’altra tecnologia piuttosto che di tale sistema.

Non è comunque la prima volta e non sarà l’ultima ;)